TAPPA FERRARA - TRAGHETTO
Partendo dal Duomo, si esce da Ferrara su Via Bologna, spostandoci in direzione sud-est verso Ravenna. Si oltrepassa il Po di Volano e, camminando sulla ciclabile alla sinistra della strada, molto trafficata, si supera la ferrovia e si arriva alla Chiesa di Chiesuol del Fosso. Prendendo Via Sammartina e andando dritti si passa sopra la superstrada. Si seguono diverse strade di campagna tipiche della bassa pianura bonificata, con tanti canali raccoglitori delle acque, per diversi chilometri.
Si giunge in località Boschetto e quindi a Marrara, frazione di Ferrara, tipico centro della “bassa”, sviluppatosi proprio in seguito alle continue bonifiche delle paludi (bonifica ferrarese). Oggi annovera un centro di sollevamento delle acque dei vari canali nel Po di Primaro. Notevole la Chiesa parrocchiale del 1392, la Villa Antonelli del XVI secolo e l’oratorio dello Spirito Santo del 1848. Da Marrara si giunge a San Nicolò, piccolo centro del comune di Argenta, al di là del Po di Primaro.
Si riprende la SP 22 e si arriva al ponte sul Po di Primaro che si attraversa e si prende la SP 7. Poi si cammina sull’argine del fiume superando una sbarra. I ciclisti da qui prenderanno la SP 7 e proseguiranno fino al Po di Primaro. Un bel tracciato a volte fra filari di viti e di querce porta a Ospital Monacale. Merita una visita il Museo delle arti contadine nella Villa Muratori e la Delizia Estense di Benvignante a circa 5 km (da segnalare: il percorso cicloturistico Anello dei Borgia). All’uscita dal centro un breve tratto di strada asfaltata, poi ancora sull’argine. Si supera il Po di Primaro e si entra a Traghetto, punto tappa. Oltre il fiume Reno vi è anche Molinella, dove si può trovare alloggio.
INFO TECNICHE
Lunghezza Tappa: 22,7 km
Dislivello Salita: 34 m
Dislivello Discesa: 34 m
Info da https://viaromeagermanica.com/st_location/ferrara-traghetto/
DA NON PERDERE...
- Ferrara
Ferrara è una splendida città d’arte da assaporare passeggiando per le sue strade, scoprendo in ogni angolo il suo carattere di magnifica capitale del Rinascimento e cogliendo da questo glorioso passato le ragioni del suo presente. Gli Estensi la governarono per tre secoli e le diedero l’aspetto che ancora oggi conserva: un’urbanistica unica che armoniosamente fonde Medioevo e Rinascimento e ne fa la prima città moderna d’Europa. Proprio per questa sua caratteristica, è stata riconosciuta dall’Unesco Patrimonio Mondiale dall’Umanità.
Da non perdere i numerosi musei che, lungi dall’essere semplici contenitori di opere d'arte, si contraddistinguono per i ricchi rimandi alla realtà che li circonda, sia essa retaggio del passato o testimonianza del presente. Reperti della favolosa città di Spina, testimonianze del mondo greco ed etrusco, sono custoditi nelle sale di Palazzo Costabili; la grande pittura del Quattrocento e Cinquecento nella Pinacoteca Nazionale a Palazzo dei Diamanti.
Da ammirare, Palazzo Schifanoia che offre un’esperienza di visita immersiva ed emozionale, in una pluralità di dialoghi tra personaggi, oggetti d’arte e tecniche, particolarmente suggestiva nel Salone dei Mesi con i raffinati affreschi del XV secolo; il Castello Estense, antica residenza dei duchi d’Este, con le sale medievali, le cucine, le prigioni e i saloni affrescati del XVI secolo, e sede di importanti esposizioni artistiche; l’armoniosa Cattedrale romanico-gotica e il suo Museo, ubicato nella vicina Chiesa di San Romano, con opere di grandissimo pregio, tra cui le ante d'organo raffiguranti l'Annunciazione e San Giorgio che uccide il drago, opera di Cosmè Tura (1469), maestro della Scuola ferrarese. Sul fianco sinistro della cattedrale, affacciata sulla piazza, si trova la Loggia dei Merciai, occupata da negozi e botteghe fin dall'epoca medievale.
Addentrandosi nella zona medievale si scoprono poi gioielli di arte religiosa, come il Monastero di Sant’Antonio in Polesine con i suoi affreschi di scuola giottesca, o la Chiesa di Santa Maria in Vado, meta di pellegrinaggi in seguito al miracolo eucaristico che qui ebbe luogo nel XII secolo.
In città è possibile percorrere un evocativo itinerario ebraico che, tra le tappe più dense di storia, annovera il Meis, Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah. Oggetto della sua narrazione sono 2.200 anni di vitale e ininterrotta presenza degli Ebrei in Italia.
- Delizia Estense del Benvignante
Tale Delizia, così erano chiamate le residenze di campagna dei Duchi d'Este, si trova nell’omonimo paese, frazione del comune di Argenta, ma purtroppo non è visitabile all’interno. Costruita nel 1464 per volere di Borso d’Este fu regalata dal duca a Teofilo Calcagnini, gentiluomo e segretario alla corte estense. Attorno al palazzo si estendevano un parco alberato, un orto e vasti possedimenti coltivati.
NELLA BISACCIA DEL VIANDANTE
- Vini dell'Emilia
- Salama da sugo
- Salame all’aglio
- Salame Zia Ferrarese
- Pera dell'Emilia-Romagna
- Saba dell’Emilia-Romagna
- Zucca violina
- Cappellacci di zucca ferraresi
- Cappelletti
- Ciambella ferrarese
- Coppia ferrarese
- Pampapato o Pampepato di Ferrara
- Pasticcio di maccheroni alla ferrarese
- Sfoglia dell’Emilia-Romagna
- Torta ricciolina o torta di tagliatelle
- Torta Tenerina
- Miele di erba medica della pianura emiliano-romagnola