TAPPA TRAGHETTO - ARGENTA - CAMPOTTO
Percorso semplice, sia per la lunghezza che per le difficoltà. Lungo gli argini e i campi coltivati si assaporano le caratteristiche del Polesine. Le Valli di Campotto sono una zona umida ambientalmente eccezionale.
Ripartendo dalla chiesa parrocchiale, si arriva in fondo al paese e si sale sull’argine del fiume Reno dopo aver attraversato la ferrovia e si giunge in Via Morgone. Si attraversa l’area interessata dalla bonifica, prendendo Via Consandolo, e dopo alcuni chilometri si arriva alla località omonima. Poi si giunge al piccolo centro di Boccaleone che ad un certo punto si lascia per il vecchio argine naturale. Si ritorna infine sull’argine sinistro del fiume Reno, all’altezza di Saiarino, gigantesco impianto idrovoro di regolazione e sollevamento delle acque, situato sull’altra sponda del fiume. Quindi, ancora lungo l’argine, si entra in Argenta.
VARIANTE DI CAMPOTTO: vi è anche un’alternativa. Arrivati sulla SP 38, a destra si superano i due ponti sul camminamento in ferro, e si è nell’area della Pieve di San Giorgio. Di qui si raggiunge Campotto seguendo la stradina che attraversa le Valli di Campotto (un fantastico ambiente naturalistico, ricco di flora e fauna, zona umida). Qui c’è un ostello (si raccomanda di chiamare per tempo per assicurarsi che l’ostello sia aperto). Dall’argine a Campotto ci sono 5,8 km, contro 1,5 km dall’argine al centro di Argenta.
INFO TECNICHE
Lunghezza Tappa: 16,5 km
Dislivello Salita: 9 m
Dislivello Discesa: 9 m
info da https://viaromeagermanica.com/st_location/traghetto-argenta-campotto/
DA NON PERDERE...
- Argenta
La cittadina, di origini probabilmente romane, è oggi uno dei maggiori centri del ferrarese e presenta un aspetto moderno, frutto delle ricostruzioni degli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale. Appena fuori dal centro sorge la suggestiva Pieve di San Giorgio, la più antica del territorio ferrarese (sec. VI) con un mirabile portale marmoreo del 1122 sul quale sono rappresentati i mesi e i lavori dei campi. Dal punto di vista naturalistico il territorio argentano è tra i più interessanti della provincia, grazie alla presenza di uno dei pochi ecomusei istituiti in Italia e alle vicine Valli - paradiso degli uccelli acquatici e importante meta naturalistica.
L’Ecomuseo di Argenta racconta l’ambiente, la storia e la cultura del territorio e della sua gente, in un suggestivo percorso attraverso tre stazioni museali e una naturalistica. Esprime il carattere del territorio e delle comunità locali, nel prendersi cura di questo straordinario patrimonio.
- Oasi di Campotto
La sesta ed ultima stazione del Parco ruota attorno al territorio di Argenta, uno dei maggiori centri del ferrarese, che conserva significative testimonianze del suo passato, non solo attraverso i monumenti rimasti o i reperti archeologici, ma anche attraverso le sue acque, le sue valli e le sue bonifiche. Tutto questo grazie soprattutto all'Ecomuseo che, con le Valli di Campotto, mette in luce le più significative testimonianze storiche, urbanistiche, architettoniche, economiche e sociali del territorio. Gli specchi d’acqua delle Valli di Argenta e Campotto, risultato di opere di bonifica, costituiscono la straordinaria sezione naturalistica, ricca di possibilità per visite a piedi o in bicicletta. Una vera e propria isola di biodiversità, dove l'equilibrio tra terra e acqua crea le condizioni ottimali per la convivenza di varie specie animali e vegetali.
NELLA BISACCIA DEL VIANDANTE...
- Vini dell'Emilia
- Salama da sugo
- Salame all’aglio
- Salame Zia Ferrarese
- Pera dell'Emilia-Romagna
- Saba dell’Emilia-Romagna
- Zucca violina
- Cappellacci di zucca ferraresi
- Cappelletti
- Ciambella ferrarese
- Coppia ferrarese
- Pampapato o Pampepato di Ferrara
- Pasticcio di maccheroni alla ferrarese
- Sfoglia dell’Emilia-Romagna
- Torta ricciolina o torta di tagliatelle
- Torta Tenerina
- Miele di erba medica della pianura emiliano-romagnola