TAPPA ARGENTA - VALLI DI COMACCHIO - ANITA

La tappa è facile e si snoda sulle sommità o ai piedi degli argini del fiume Reno, quasi tutto in aperta campagna. Da ammirare la vita delle zone umide. Da Argenta, partendo dalla chiesa parrocchiale, si arriva all’attraversamento della Via Nazionale o SS16, e quindi si torna sull’argine del fiume Reno. Dopo aver passato la frazione San Biagio, in una delle rare anse del fiume ci si trova al ponte Bastia, ultima possibilità di rifornirci di acqua.

 

VARIANTE DI CAMPOTTO Invece da Campotto, dalla SP 38 si prende Via Bastia Levante e si arriva al ponte Bastia (da Campotto all’argine sono 7 km; dal centro di Argenta all’argine sono 6 km).

Si procede sull’argine o sulla strada ghiaiata sottostante quando questo non è stato pulito, circondati a destra e a sinistra da coltivazioni proprie della bonifica, intervallate da numerosi canali. Si passa nelle vicinanze di Palazzo Tamba o Villa Sant’Anna, grande villa padronale dell’800 ora abbandonata. Si arriva quindi all’incrocio della SP 10 con la SP 15 (che porta ad Alfonsine). Nelle vicinanze vi è il Santuario della Madonna del Bosco. 

 

VARIANTE DI ANITA Vi è anche la possibilità di arrivare ad Anita dove vi è anche un ostello.

Continuando diritti sull’argine del Reno si arriva all’agriturismo Prato Pozzo (dall’argine-variante di Anita a Prato Pozzo sono 6,6 km; dall’argine ad Anita sono 2,6 km).

 

 

INFO TECNICHE

Lunghezza Tappa: 24 km
Dislivello Salita: 34 m
Dislivello Discesa: 34 m

 

info da https://viaromeagermanica.com/st_location/argenta-valli-di-comacchio/

DA NON PERDERE...

  • Argenta

    La cittadina, di origini probabilmente romane, è oggi uno dei maggiori centri del ferrarese e presenta un aspetto moderno, frutto delle ricostruzioni degli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale. Appena fuori dal centro sorge la suggestiva Pieve di San Giorgio, la più antica del territorio ferrarese (sec. VI) con un mirabile portale marmoreo del 1122 sul quale sono rappresentati i mesi e i lavori dei campi. Dal punto di vista naturalistico il territorio argentano è tra i più interessanti della provincia, grazie alla presenza di uno dei pochi ecomusei istituiti in Italia e alle vicine Valli - paradiso degli uccelli acquatici e importante meta naturalistica.
    L’Ecomuseo di Argenta racconta l’ambiente, la storia e la cultura del territorio e della sua gente, in un suggestivo percorso attraverso tre stazioni museali e una naturalistica. Esprime il carattere del territorio e delle comunità locali, nel prendersi cura di questo straordinario patrimonio.

 

  • Oasi di Campotto

    La sesta ed ultima stazione del Parco ruota attorno al territorio di Argenta, uno dei maggiori centri del ferrarese, che conserva significative testimonianze del suo passato, non solo attraverso i monumenti rimasti o i reperti archeologici, ma anche attraverso le sue acque, le sue valli e le sue bonifiche. Tutto questo grazie soprattutto all'Ecomuseo che, con le Valli di Campotto, mette in luce le più significative testimonianze storiche, urbanistiche, architettoniche, economiche e sociali del territorio. Gli specchi d’acqua delle Valli di Argenta e Campotto, risultato di opere di bonifica, costituiscono la straordinaria sezione naturalistica, ricca di possibilità per visite a piedi o in bicicletta. Una vera e propria isola di biodiversità, dove l'equilibrio tra terra e acqua crea le condizioni ottimali per la convivenza di varie specie animali e vegetali.

 

  • Valli di Comacchio

    A pochi chilometri dal centro storico di Comacchio, si apre lo straordinario paesaggio delle Valli di Comacchio, terza stazione del Parco. Un paesaggio di irreale bellezza dove i cangianti colori degli specchi salmastri sono interrotti da cordoni sabbiosi che disegnano geometrie stravaganti. Un regno magico che sorge tra terra e acqua, per lunghi secoli di vitale importanza nell’economia del territorio ed oggi straordinario sito naturalistico, meta ogni anno di migliaia di visitatori. Vero e proprio unicum a livello italiano, senza nulla da invidiare alle celebre Camargue francese, le Valli di Comacchio comprendono 13.000 ettari di specchi di acqua salmastra alternati a pinete, oasi e boschi circostanti, habitat ideale di centinaia di specie di uccelli tra i quali i fenicotteri rosa.

 

  • Anita

    Piccola frazione nell'estremità più orientale del comune di Argenta, vicina al fiume Reno, ad alcuni chilometri dalle Valli di Comacchio. Il borgo deve il nome ad Anita Garibaldi deceduta nelle vicinanze (nel podere Guiccioli a Mandriole). La frazione venne fondata come "villaggio rurale", inaugurato il 20 dicembre 1939 con la presenza di alti gerarchi del fascismo. La fondazione era stata preceduta da una serie di bonifiche della zona a partire dal 1921 che avevano portato all'appoderamento del terreno e alla conseguente necessità di un centro abitato. Il centro è stato coinvolto nella seconda guerra mondiale, sia materialmente che con fatti d'arme. Risalgono all'epoca della fondazione (anno 1939 e seguenti) la costruzione della chiesa, della scuola e della casa littoria; tutti edifici di ispirazione razionalista.

NELLA BISACCIA DEL VIANDANTE...

  • Vini dell'Emilia
  • Vini del Bosco Eliceo
  • Salame all’aglio
  • Salame Zia Ferrarese
  • Asparago verde di Altedo
  • Carota del Delta
  • Pera dell'Emilia-Romagna
  • Radicchio del Delta
  • Riso del Delta del Po
  • Saba dell’Emilia-Romagna
  • Zucca violina
  • Cappellacci di zucca ferraresi
  • Cappelletti
  • Ciambella ferrarese
  • Coppia ferrarese
  • Pampapato o Pampepato di Ferrara
  • Pasticcio di maccheroni alla ferrarese
  • Sfoglia dell’Emilia-Romagna
  • Tirotta con cipolla
  • Topino d'Ognissanti
  • Torta ricciolina o torta di tagliatelle
  • Torta Teneria
  • Acquadelle marinate
  • Anguilla marinata di Comacchio
  • Miele di erba medica della pianura emiliano-romagnola