TAPPA PONTE PASSO VICO - ORIOLO DEI FICHI

Tappa pianeggiante e senza difficoltà.

 

Da Pontevico, sempre sull’argine del fiume si prosegue verso i monti fino al cavalcavia dell’autostrada. Si giunge poi sotto il cavalcavia della ferrovia per arrivare all’incrocio con la via Emilia. Dopo aver attraversato la via Emilia, si continua lungo l’argine del torrente Cosina e si imbocca via degli Ossi. Qui si gira a sinistra e dopo 250 metri si volta a destra per via Castel Leone, proseguendo poi per via del Passo. Infine si svolta per via Oriolo fino ad arrivare alla Torre di Oriolo.

 

INFO TECNICHE

Lunghezza Tappa: 18,4 km
Dislivello Salita: 533 m
Dislivello Discesa: 414 m

 

info da https://www.ilcamminodidante.it/tappe-e-percorso/il-cammino-di-dante-per-tappe/

DA NON PERDERE...

  • Torre di Oriolo

    Nella tranquillità incantata della campagna di Faenza, spicca la Torre di Oriolo tradizionalmente attribuita a Giuliano da Maiano, architetto di fiducia della famiglia Manfredi. Oriolo dei Fichi è un piccolo nucleo abitato situato sui primi contrafforti dell’Appennino romagnolo, a una decina di chilometri a sud-est di Faenza con un’altitudine di 141 metri sul livello del mare. Qui da vedere è, appunto, la Torre con una terrazza panoramica mozzafiato a cui si accede con una scala a chiocciola: la struttura del torrione è esempio particolare di un mastio a pianta esagonale, a doppio puntone, significativo nel suo genere. La torre è, infatti, una costruzione con pianta ricavata da un quadrato a cui sono stati tagliati due spigoli, così da ottenere un esagono. La Torre di Oriolo ha beneficiato di recenti restauri che hanno evidenziato la bellezza del paramento murario quattrocentesco.  Il piano seminterrato è una sala rettangolare con una nicchia sulla parete di fondo dove si trovano il forno per il pane ed un foro gettarifiuti. Da questo piano inizia la scala a chiocciola, che ha come perno il pozzo da cui si attingeva l’acqua della cisterna. La Sala delle Guardie corrisponde all’ingresso ed è caratterizzata da due postazioni di tiro e di latrina. La Sala del Castellano - dove si trova un ampio focolare con ai lati una latrina e un ripostiglio - dava l'accesso tramite due ponticelli levatoi, oggi scomparsi, ai camminamenti di ronda. Al quinto livello, posta in prossimità di un corridoio pentagonale con quattro feritoie per il tiro con gli archibugi, si trova la polveriera coperta con una interessante volta a vela in mattoni disposti a spina di pesce.

     

    info da https://castelliemiliaromagna.it/it/s/faenza/6089-torre_di_oriolo

     

NELLA BISACCIA DEL VIANDANTE...

  • Vini Ravenna
  • Vini Romagna Trebbiano
  • Vini Rubicone
  • Castrato di Romagna
  • Suino di razza mora o mora romagnola
  • Pecorino del pastore
  • Cardo gigante di Romagna
  • Loto di Romagna
  • Pera dell'Emilia-Romagna
  • Pesca e nettarina di Romagna
  • Saba dell’Emilia-Romagna
  • Sapore
  • Mistocchine
  • Orecchioni
  • Piadina Romagnola
  • Sfoglia dell’Emilia-Romagna
  • Miele di erba medica della pianura emiliano-romagnola
  • Miele di tiglio