TAPPA MESOLA - ARIANO FERRARESE
La decima tappa si snoda per 12 km di ciclabile e cavedanie, con qualche brevissimo passaggio su strada asfaltata. Si parte da Mesola, il cui borgo è caratterizzato dalla grande ricchezza di testimonianze architettoniche storiche come il Castello Estense, ora sede del Museo del Bosco e del Cervo della Mesola. Proprio alla portentosa mole di tale fortezza dipende in buona parte la conformazione del Delta attuale. Altro simbolo di questa area è la Riserva Naturale del Gran Bosco della Mesola, in cui è conservata la specie protetta e autoctona del Cervo delle Dune. Questo Bosco può esser percorso a piedi o in bicicletta.
In questa tappa, i corsi paralleli del Canal Bianco e del Po di Goro e si daranno il cambio per condurci fino ad Ariano Ferrarese, situato sulla sponda destra del Po di Goro e nato come derivazione di Ariano nel Polesine, sito sulla sponda opposta.
INFO TECNICHE
Lunghezza Tappa: 12 km
Dislivello Salita: 0 m
Dislivello Discesa: 0 m
DA NON PERDERE...
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Riserva Naturale Gran Bosco della Mesola
Con una superficie di 1.058 ettari, la Riserva Naturale del Gran Bosco della Mesola rappresenta uno degli ultimi e meglio conservati residui di bosco di pianura, memoria delle antiche foreste che si trovavano fino a qualche secolo fa lungo la costa adriatica
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Castello della Mesola
L’edificazione del suggestivo Castello della Mesola, voluto dall’ultimo Duca di Ferrara Alfonso II d’Este, avvenne tra il 1578 ed 1583 come “luogo di delizie” per la moglie Margherita Gonzaga su un progetto di Giovan Battista Aleotti, realizzato dall’architetto Antonio Pasi. Il maniero mostra oggi una singolare pianta quadrangolare, delimitata agli angoli da torri merlate pentagonali
- Il Po di Goro e la sua foce
Percorrendo le golene che costeggiano il corso del Po nel territorio di Berra, nel luogo denominato Porta del Delta, si osserva la prima biforcazione del fiume. Passeggiando sull’argine o meglio ancora navigando su una piccola imbarcazione, si può ammirare un habitat ben salvaguardato caratterizzato da ristagni d’acqua e bacini allagati scavati tempo fa per l’estrazione dell’argilla, ricco di flora e di fauna. Seguendo il Po di Goro, un ramo ad elevato pregio naturalistico, si incontrano alcune anse fluviali formatesi a seguito dell’abbandono del letto da parte del fiume. Di notevole interesse per i birdwatchers è, verso la foce, la Valle Dindona che, nella fascia di terra emersa, presenta un interessante bosco ripariale tipico delle aree regolarmente inondate. In primavera, infatti, sui salici bianchi si possono avvistare numerosi aironi e cormorani mentre gli ampi canneti diventano l’habitat ideale per diverse specie di anatidi.
NELLA BISACCIA DEL VIANDANTE...
- Vini del Bosco Eliceo
- Vini Emilia o dell'Emilia
- Salame all’aglio
- Salame Zia Ferrarese
- Asparago verde di Altedo
- Carota del Delta
- Pera dell'Emilia-Romagna
- Pesca e nettarina di Romagna
- Radicchio del Delta
- Riso del Delta del Po
- Saba dell’Emilia-Romagna
- Tartufo di pineta
- Zucca violina
- Cappellacci di zucca ferraresi
- Cappelletti
- Ciambella ferrarese
- Coppia ferrarese
- Pampapato o Pampepato di Ferrara
- Pasticcio di maccheroni alla ferrarese
- Sfoglia dell’Emilia-Romagna
- Tirotta con cipolla
- Torta ricciolina o torta di tagliatelle
- Torta Teneria
- Miele di erba medica della pianura emiliano-romagnola