TAPPA ABBAZIA DI POMPOSA - MESOLA
Si tratta della più lunga tappa del percorso, complessivamente 32,8km. Il percorso fin dall’inizio permette di scegliere due diverse vie: quella che raggiunge prima le zone del ramo sud del Fiume chiamato Po di Goro, passando per il Bosco della Fasanara per poi scendere verso “valle”, oppure quello diretto all’Abbazia di Pomposa passando principalmente per ciclabili secondarie e cavedanie. Le due vie si uniscono poi all’Oasi Naturale di Torre Abate, uno dei luoghi d’interesse principali della tappa.
E’ proprio l'Insula Pomposiana che unisce i due principali simboli della storia antica del Delta: l’abbazia di Pomposa e il Castello di Mesola. Partendo dal capolavoro dei primi grandi bonificatori, attraverseremo il paesaggio della bonifica recente fino a raggiungere la foresta sopravvissuta con i suoi preziosi ungulati autoctoni. L’ordinata e laboriosa campagna che conserva le opere dei Duchi, ci farà concludere il percorso all’ultima grande Delizia Estense, il Castello della Mesola, ora sede del Museo del Bosco e del Cervo della Mesola.
INFO TECNICHE
Lunghezza Tappa: 32,8 km
Dislivello Salita: 0 m
Dislivello Discesa: 0 m
DA NON PERDERE...
- Abbazia di Pomposa
Capolavoro dell'arte romanica, a pochi km dal comune di Codigoro, l’Abbazia di Pomposa si erge nelle verde pianura apparendo in tutta la sua bellezza ai visitatori in transito sulla nota statale Romea. Risale al IX secolo ed è indubbiamente una delle più importanti di tutto il Nord Italia grazie ai suoi tesori di arte e di storia ed al fatto di essere divenuta nel tempo un fiorente e famoso centro monastico, la cui fortuna si legò soprattutto alla figura dell'abate San Guido. Le prime notizie dell'Abbazia risalgono, in realtà, già ai secoli VI-VII, quando sorse un insediamento benedettino su quella che era l'Insula Pomposia, un'isola boscosa circondata da due rami del fiume e protetta dal mare.
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Riserva Naturale Gran Bosco della Mesola
Con una superficie di 1.058 ettari, la Riserva Naturale del Gran Bosco della Mesola rappresenta uno degli ultimi e meglio conservati residui di bosco di pianura, memoria delle antiche foreste che si trovavano fino a qualche secolo fa lungo la costa adriatica
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Castello della Mesola
L’edificazione del suggestivo Castello della Mesola, voluto dall’ultimo Duca di Ferrara Alfonso II d’Este, avvenne tra il 1578 ed 1583 come “luogo di delizie” per la moglie Margherita Gonzaga su un progetto di Giovan Battista Aleotti, realizzato dall’architetto Antonio Pasi. Il maniero mostra oggi una singolare pianta quadrangolare, delimitata agli angoli da torri merlate pentagonali
NELLA BISACCIA DEL VIANDANTE...
- Vini del Bosco Eliceo
- Vini Emilia o dell'Emilia
- Salame all’aglio
- Salame Zia Ferrarese
- Asparago verde di Altedo
- Carota del Delta
- Pera dell'Emilia-Romagna
- Pesca e nettarina di Romagna
- Radicchio del Delta
- Riso del Delta del Po
- Saba dell’Emilia-Romagna
- Tartufo di pineta
- Zucca violina
- Cappellacci di zucca ferraresi
- Cappelletti
- Ciambella ferrarese
- Coppia ferrarese
- Pampapato o Pampepato di Ferrara
- Pasticcio di maccheroni alla ferrarese
- Sfoglia dell’Emilia-Romagna
- Tirotta con cipolla
- Torta ricciolina o torta di tagliatelle
- Torta Teneria
- Miele di erba medica della pianura emiliano-romagnola
- Topino d'Ognissanti
- Acquadelle marinate
- Anguilla marinata di Comacchio